"Come possiamo andare al di là della consapevolezza che separa soggetto e oggetto?
Dobbiamo rimanere a lungo concentrati su un oggetto materiale! Fino a raggiungere la percezione che non siamo più noi a guardare l'oggetto, ma l'oggetto stesso che ci sta scrutando.
Il passo successivo ci deve portate al superamento della contraddizione soggetto-oggetto; situazione che si manifesta nel momento in cui noi, come soggetto, siamo in uno stato d'essere diverso. Stato d'essere che si rivela in un ambiente particolare, e talvolta straordinario.
In sostanza, non importa ciò che abbiamo davanti a noi. L'importate è il conoscere. Perché è il modo di essere consapevoli, il fatto che di per sé rappresenta la presenza di un'altra realtà. La Coscienza oggettivante è come uno specchio, che è vuoto e però s'immedesima di qualsiasi oggetto che è nel suo campo di osservazione.
Così, la realtà è un insieme di oggetti che esistono anche se noi non siamo lì presenti. Non è una falsità, vi è una quantità di oggetti che esistono anche quando non siamo lì materialmente.
Ma quando si tocca la realtà della persona, la realtà in cui viviamo non può esistere senza di noi, senza la nostra presenza. Perché la qualità del fondamento della realtà, la sostanza del reale significato è sempre uno specchio della persona che si ritrova e si riconosce tramite quello che vede.
La realtà per la persona è quello che impressiona le persone. È il nostro modo di essere in quella precisa situazione, che dà la qualità del significato di ciò che vediamo. Vi è quindi un modo per essere lì, presenti in cui l'oggetto scompare come oggetto. Non si tratta di incoscienza, al contrario, è una maggiore, o più profonda consapevolezza in confronto con la coscienza ordinaria del soggetto. "
(Kalfried Graf Dürkheim, il centro dell' essere, Cap. Concentrazione e meditazione, Albin Michel, Spiritualità Vivantes, Parigi, 1992)
Proposito d"invito alla lettura:
«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
giovedì 1 novembre 2007
Consapevolezza
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mirabilis
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04:49
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