Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e intendete bene: 15 non c`è nulla fuori dell`uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall`uomo a contaminarlo". (Marco 7, 15)
E' possibile risanare i sensi interiori?
È necessario che i sensi esterni si acquietino e venga arginato il loro vagabondaggio, perché solo a questa stregua i sensi interiori possono essere ridestati ed esercitati, secondo quanto afferma Gregorio Magno (540 ca.-604): «Se si chiude l'attività esterna del senso, si apre il senso interiore ».
Ugo di San Vittore (1096 ca. - 114 1) scrive che «quando l'anima si astrae dalle realtà esterne e si concentra su quelle interiori, rientra in se stessa e si eleva con maggiore forza alla contemplazione delle realtà celesti. Una volta poi che si affranca dalla schiavitù dei diletti esterni, inizia a pregustare il gaudio spirituale ed è pervasa da un'inspiegabile dolcezza, così che tanto più riconosce l'amarezza di ciò che ha lasciato, quanto più coglie la dolcezza di ciò che ha trovato».
Finché non vi è stata questa inversione, la costatazione immediata dei sensi che è predominante, lo è al punto da essere invasiva anche dello stato interiore che specchierà il livello di coscienza facendo affiorare la vita interiore tradotta e impregnata da quella esteriore.
Quindi soggiunse: "Ciò che esce dall`uomo, questo sì contamina l`uomo. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l`uomo".
Proposito d"invito alla lettura:
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
martedì 31 luglio 2007
I SENSI INTERIORI
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mirabilis
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I SENSI INTERIORI
lunedì 30 luglio 2007
I LUOGHI ALTI
Quel che distingue i luoghi spirituali dell'alto da quelli del basso, è, in quelli dell'alto, la coesistenza di vari piani sovrapposti.
(Simone Weil: L'Ombra e la Grazia; pag 64)
Lascio ... naturalmente qualche minuto di meditazione ...
La parola magica da notare, se mi è permesso è coesistenza (esistere in reciproco rapporto di contemporaneità). Questa situazione diviene via via più ricca con l'innalzarsi; ma il peso della gravità si mostra subito come una perdita offuscata dalla satura densità, ma pur sempre una perdita.
L'aspetto sottile delle cose, è possibile solo dopo varie stratificazioni che procedono come successive sublimazioni, ma soprattutto coesistono e reciprocamente si relazionano e si soccorrono.
Dunque l'immagine del nostro castello Cataro mostrerà ancor più la sua forza, sia per la leggerezza spirituale in cui si erano perfezionati questi esseri, sia per la stessa leggerezza che aveva pervaso la loro incarnazione, al punto di necessitare di luoghi alti per stabilirvisi.
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mirabilis
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