Proposito d"invito alla lettura:

«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)

domenica 23 settembre 2007

Catene lineari: flussi di energia


GIUSEPPE CALLIGARIS nacque nel 1876, a Forni di Sotto (UD) e nel 1901 si laureò a Bologna con una tesi intitolata "Il pensiero che guarisce".
Nel 1902 si trasferì a Roma, dove seguì da vicino il Prof.Mingazzini, direttore dell'istituto di Neuropatologia della Facoltà di Medicina di quell'Università. Qui egli iniziò ad osservare fenomeni che saranno fondamentali per la sua futura attività.
Dal 1908 inziò ricerche in parallelo ai suoi studi di neuropatologia, ricerche nel campo che lui stesso definì "Le catene lineari del corpo e dello spirito". Nel 1928 scoprì che la stimolazione, che chiamava "carica", della linea assiale di un dito o di una linea interdigitale provoca, in ciascun individuo, sempre lo stesso riflesso fisico e - contemporaneamente - genera un sentimento sempre della stessa specie.
Oltre a ciò, in breve tempo, scoprì che quella 'carica' provoca anche una ipersestesia di un determinato viscere, ossia il riflesso cutaneo-viscerale-psichico.

Il reticolo formato dalle linee che attraversano l'intero corpo umano sono la rappresentazione del flusso energetico che lo avvolge, come avvolge ugualmente l'intero nostro pianeta.

Anticamente questa era una conoscenza evidente, fino al punto che ogni attività umana ne era subordinata. Più erano evoluti gli operatori più erano intensi i risultati ottenuti proprio dal rispetto e dall'osservanza di queste leggi. Così queste conoscenze ci sono state tramandante con i meridiani per la medicina, il feng shui per l'architettura, i chakra per la religione, ecc... i luoghi di forza erano il modo comune di nominare questi influssi.

Per l'umanità tutta, fino a prima del positivismo ottocentesco, era una verità evidente che il corpo umano (come qualsiasi essere vivente) era sì materia, ma soprattutto energia, e Calligaris fu ancora più preciso dimostrando come esso fosse composto di un'energia molto speciale un'energia informata.

Catene lineari: flussi di energia

sabato 22 settembre 2007

SEPARARE IL SOTTILE DAL DENSO


Percorrendo la fascia zodiacale, il sole attraversa ogni anno i quattro punti cardinali chiamati equinozi e solstizi.
Questi quattro punti, solstizi ed equinozi, coincidono con le quattro feste dette cardinali: Natale, Pasqua, S. Giovanni e San Michele, feste istituite dagli Iniziati per ricordare agli uomini che in quelle date il sole immette nell'universo delle forze particolarmente potenti, forze che gli uomini, se coscienti, hanno la possibilità di utilizzare per la loro evoluzione.
L'invio di tali forze è organizzato e regolato da grandi spiriti che hanno ai loro ordini molti altri spiriti di minore importanza, incaricati di distribuire le energie sulla superficie del pianeta. Una moltitudine di spiriti si dedica a questa attività. Non bisogna pensare che, in natura, tutto si produca meccanicamente; non è così, ogni cambiamento è dovuto all'opera di entità incaricate di occuparsi dei minerali o dei vegetali, degli animali o degli uomini.

Il 21 settembre ha luogo l'equinozio d'autunno, al quale presiede l'Arcangelo Michele. Il sole entra nel segno della Bilancia, dando così inizio a un nuovo ciclo.
I frutti cadono dagli alberi, abbandonano i loro involucri, mentre i semi vengono selezionati per essere consumati o conservati; più tardi essi saranno piantati nella terra affinché il ciclo ricominci. Ma questo lavoro di separazione, di cernita che si fa in natura non riguarda unicamente la vegetazione: esso concerne anche l'essere umano.
Come il frutto si separa dall'albero e il seme dal frutto, l'anima si separa dal corpo.
Il corpo corrisponde all'involucro e l'anima al seme che viene seminato in alto, in Cielo. Il giorno in cui sarà maturo, il frutto che è l'uomo non dovrà cadere in terra come il seme di una pianta, ma volarsene verso il Cielo.

E l'autunno è il periodo nel quale deve avvenire questa separazione di cui parla Ermete Trismegisto quando dice: «Tu separerai il sottile dal denso con grande abilità». Separare il sottile dal denso vuol dire separare lo spirituale dal materiale. Durante l'autunno tale processo di separazione si realizza in tutta la natura per preparare la nuova vita. Come l'Arcangelo Michele viene a separare l'anima dal corpo, così l'Iniziato lascia morire in sé una materia per liberare la vita. L'Arcangelo Michele separa l'anima dal corpo perché l'anima deve viaggiare, visitare altri mondi dello spazio e non rimanere eternamente sulla terra.
La separazione è una legge della vita. Ecco quindi che cosa dobbiamo imparare dall'Arcangelo Michele: la selezione, il discernimento, l'apprendere a separare il puro dall'impuro, l'utile dall'inutile, il nocivo dal salutare, la cosa morta da quella viva. E la causa di tutte le sventure è proprio la mancanza della capacità di discernimento.

Le forze presiedute dall'Arcangelo Michele sono forze di equilibrio, di giustizia, quindi di discernimento tra il buono e il cattivo in vista di liberare ciò che è bene e di trasformare ciò che è male. Ma il bene e il male sono così strettamente uniti che non li si può separare prematuramente senza provocare lacerazioni. L'arte di separare i contrari è la più difficile che ci sia; ed è in natura che gli Iniziati si sono istruiti in quest'arte. Non è facile separare la noce dal suo mallo, ma la natura sa come farlo: essa lascia maturare il frutto, il mallo si apre da solo e la noce si libera. Lo stesso dicasi per il bimbo nel ventre di sua madre: esso è strettamente collegato alla madre e non lo si può strappare prematuramente, altrimenti sarebbe la morte per entrambi. Se invece si aspetta, il frutto giunge a maturazione e, a quel punto si può recidere il legame che univa la madre e il bambino. Questa separazione è il simbolo della maturità. Vi ricordate della parabola del Vangelo sulla zizzania e sul buon grano?

Il tempo della mietitura è quello in cui i frutti sono maturi. Bisogna quindi aspettare quel momento per separare il male dal bene, e tale separazione sarà operata dall'Arcangelo Michele.
Sarà l'Arcangelo Michele colui che rivestirà il ruolo principale nella purificazione della terra. Nel corso dei secoli, una moltitudine di esseri nocivi hanno riversato sulla terra un'immensa quantità di forze distruttrici, forze che si sono accumulate in un serbatoio prendendo la forma di un mostro chiamato Drago o Serpente. E' lui quello di cui si dice che... seduce le nazioni, porta fuori strada i figli di Dio e provoca tutte le sventure dell'umanità. Questa egregora è di una potenza smisurata. Solo l'Arcangelo Michele è in grado di vincere quest'egregora.
Con l'aiuto del suo esercito, realizzerà ciò che da secoli le moltitudini implorano dal Creatore. Ecco perchè dobbiamo collegarci all'Arcangelo Michele, chiedergli la sua protezione e la possibilità di operare con lui per accrescere la sua vittoria. La luce trionferà sulle tenebre: è stato predetto e così sarà. Perchè non partecipare a quell'evento? I figli di Dio che saranno iscritti nel numero di coloro che avranno partecipato al combattimento dell'Arcangelo Michele, il Genio del Sole, questa potenza di Dio tra le più luminose, riceveranno il bacio dell'Angelo del fuoco. Tale bacio non li brucerà ma li illuminerà !

Omraam Mikhaël Aïvanhov

tratto da www.karma51.it/temi1.htm

SEPARARE IL SOTTILE DAL DENSO

giovedì 13 settembre 2007

IL PENSIERO DEL PENSIERO

Mentre un giorno io riflettevo sugli esseri e il mio pensiero s'era elevato e tutte le mie sensazioni s'erano assopite - come avviene a chi è immerso nel sonno per sazietà, per lussuria o per stanchezza - mi parve che un essere immenso, senza limiti, mi chiamasse a nome e mi dicesse :

" Che cosa vuoi udire e vedere che cosa vuoi apprendere e conoscere? "
" E chi sei tu ? " dissi io.
" Io sono - rispose - Pimandro , l'Intelligenza suprema. Io sono quel che tu vuoi
e dovunque io sono con te " .
" Io voglio - dissi - essere istruito sugli esseri, comprendere la loro natura e
conoscere Iddio " .
" Raccogli nel tuo pensiero tutto quello che vuoi sapere - mi disse - chè io
t'istruirò " .

Ciò detto, egli mutò di forma e allora, subitamente, tutto mi fu chiaro ed io vidi uno spettacolo prodigioso. Tutto diventava una dolce e gaia luce la cui vista mi rallegrava. Ma tosto discesero tenebre cupe e orribili di forme tortuose: mi parve che queste tenebre mutassero in non so quale natura umida indicibilmente sconvolta esalante fumo come da fuoco ed un rumore indescrivibile, lugubre.
(Ermete Trismegisto: Il Pimandro)

IL PENSIERO DEL PENSIERO

martedì 11 settembre 2007

L'UOVO MUSICALE


La cova inizia con un suono come il canto della ninna nanna, anzi con un incanto che però avviene solo con l'addormentamento.

"Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo". Genesi (2,18-25)

Dall'uomo nasce un altro essere a lui diametralmente opposto (come lo è una donna); si addormenta su un mondo per recarsi in un altro. Con la schiusa dell'uovo si chiude un ciclo, si rivela un nuovo essere. Lo strumento di questa operazione è il suono, o i suoni che emessi dal basso e dall'alto, naturalmente dagli esseri che trovandosi chi più in basso e gli altri più in alto, nel inviarsi i loro reciproci canti, producono l'incanto prodigioso della risonanza, forza che rompe gli ostacoli e solleva qualsiasi peso fino a generare l'incontro di coloro che altrimenti non ne avrebbero mai avuto la possibilità.

VIDEO

L'UOVO MUSICALE

domenica 2 settembre 2007

UNA TESTA D'UOVO


La teca cranica, l'uovo, come lo strumento adatto alla generazione dell'autentico piano dell'uomo; il progetto che lo farà rinascere forse, senza più la necessità di un involucro così grezzo anche ci siamo abituati ad accettarlo solo in questo aspetto.

Altre culture ci hanno provato raggiungendo risultati più o meno importanti. Bastava che anche in pochi individui, avvenisse la trasmutazione che poi nel laboratorio del DNA, il risultato si sarebbe trasmesso all'intero organismo umano, così come all'intero genere umano.

In questi tentativi il presunto laboratorio alchemico veniva impiantato direttamente nel corpo umano, quasi si potesse trasmutare la materia con altra materia! Questa, intesa però, come modo di essere, è lo stato più denso, il più elementare, la vibrazione più bassa e forse... conviene solo lasciarsela alle spalle.

In questo caso la testa, il cerebro diventa talmente pesante da doverlo abbandonare alla pietra. Questo abbandono detto filosofale è però il presupposto della fecondazione, allora sì l'uovo potrà essere covato.

UNA TESTA D'UOVO

sabato 1 settembre 2007

CEREBRUM CERBERUM

Cerbero il mostro della mitologia greca posto a guardia degli inferi, è il guardiano dell'entrata dell'Ade, colui che impedisce l'uscita ai morti e l'ingresso ai vivi.
Cerbero la cui sonorità richiama da vicino il termine che la tradizione ci ha lasciato per nominare il cervello. Il nostro guardiano che ci tiene prigionieri dell'oltretomba.
Orfeo lo ha incantato con le armonie della musica, Enea con gli effetti soporiferi di una pianta. Sicuramente come ci viene detto in modo a questo punto esplicito, è un ostacolo (impedimento, intralcio, freno) da superare, dal quale non farci fermare.

Prima apertura: l'incisione del bisturi, come la rottura dell'uovo si forma un'apertura verso un altro luogo (dimensione), ma attenzione da chi è fatto e come. In questa immagine di Bosh il chirurgo raccoglie con l'imbuto il flusso che proviene dalla terra e versa nel cielo. Ora la terra non deve essere quella bassamente calpestata dai suoi piedi, ma la terra con il suo igneo nucleo cristallino. allora sì, il suo calore potrà cuocere e schiudere il nostro uovo.

CEREBRUM CERBERUM