Cerbero il mostro della mitologia greca posto a guardia degli inferi, è il guardiano dell'entrata dell'Ade, colui che impedisce l'uscita ai morti e l'ingresso ai vivi.
Cerbero la cui sonorità richiama da vicino il termine che la tradizione ci ha lasciato per nominare il cervello. Il nostro guardiano che ci tiene prigionieri dell'oltretomba.
Orfeo lo ha incantato con le armonie della musica, Enea con gli effetti soporiferi di una pianta. Sicuramente come ci viene detto in modo a questo punto esplicito, è un ostacolo (impedimento, intralcio, freno) da superare, dal quale non farci fermare.
Prima apertura: l'incisione del bisturi, come la rottura dell'uovo si forma un'apertura verso un altro luogo (dimensione), ma attenzione da chi è fatto e come. In questa immagine di Bosh il chirurgo raccoglie con l'imbuto il flusso che proviene dalla terra e versa nel cielo. Ora la terra non deve essere quella bassamente calpestata dai suoi piedi, ma la terra con il suo igneo nucleo cristallino. allora sì, il suo calore potrà cuocere e schiudere il nostro uovo.
Proposito d"invito alla lettura:
«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
sabato 1 settembre 2007
CEREBRUM CERBERUM
CEREBRUM CERBERUM
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