
Mediante la simpatia: fra le cose affini regna naturalmente un accordo e fra le dissimili un contrast0; eppure nella loro varietà le molteplici potenze contribuiscono all'unità dell'organismo universale: poiché nell'universo la vera magia sono l'Amore e la Contesa. È questo il primo mago e stregone, che gli uomini conoscono bene e ai cui filtri e incantesimi ricorrono nei loro rapporti.
E poi è proprio dell'anima essere attirata dagli incantesimi per la melodia, per certe formule e per la figura dell'incantatore: cose di questo genere, come figure e suoni commoventi, hanno una forza d'attrazione, ma la volontà e il pensiero non vengono affascinati dalla musica [bensì soltanto l'anima irrazionale], e allora un tale incantesimo non ci meraviglia; e tuttavia ci lasciamo volentieri attrarre da esso, ... E nemmeno si deve credere che ci sia una volontà che esaudisca le preghiere magiche: di ciò nulla sanno coloro che sono ammaliati dagli incantesimi: egli sa di aver subito quel fascino soltanto dopo averlo subito, ma il suo principio egemonico resta impassibile. Dall'essere, che viene pregato, scende qualcosa o su colui che prega oppure su un altro.
Allo stesso modo anche il Tutto comunica qualcosa di sé alle sue parti, sia spontaneamente, sia perché un altro ha apportato sulla parte qualcosa di lui, ed esso è, per natura, a disposizione delle sue parti, e perciò colui che prega non è un estraneo.
Se chi prega è un malvagio non dobbiamo meravigliarci; anche i malvagi attingono dai fiumi, e colui che dà non sa ciò che dà, ma dà solamente. E tuttavia, il dono rientra nell'ordine e nella natura dell'universo: perciò, se qualcuno prende per sé qualcosa di ciò che appartiene a tutti - cosa che non è permessa - incorre per una legge inesorabile nel castigo.
Ma come è influenzato il saggio da magie e da filtri. Egli è, nell'anima sua, insensibile alla magia e la sua parte razionale non ne patisce l'influsso e non altera il suo pensiero; ma nella parte irrazionale, che appartiene alla totalità del suo essere, egli patísce, o meglio è quella parte che patisce in lui.
Anche i demoni non sono immuni, nella loro parte irrazionale, da affezioni. Non è assurdo attribuir loro ricordi e percezione; li si può stregare con formule magiche e trarli giù per via naturale; e quelli che sono più vicini a noi e interessati alle cose terrene rispondono a chi li chiama. Tutto ciò che ha rapporti con un altro essere è sottoposto al suo potere magico, poiché questo essere, con il quale ha rapporti, lo incanta e lo seduce; solamente ciò che si ripiega su sé stesso sfugge alla magia.
Soltanto la contemplazione ci resta, non esposta a magia; nessuno che si rivolga a sé stesso subisce l'incantesimo. - Plotino, Enneadi IV 4, 40-4
Proposito d"invito alla lettura:
«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
giovedì 16 agosto 2007
Come spiegare le forze magiche?
Come spiegare le forze magiche?
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1 commento:
Vedo che hai messo un link al mio sito prima ancora che io ti dessi l'approvazione: ciò è in contrasto con quanto mi hai detto, ossia che avresti atteso una mia risposta.
Non è un buon inizio tra noi.
In secondo luogo, ho esplorato appena il tuo sito e per quel pochissimo che vedo noto in esso un dotto citare che, però, in circa cinquemila anni di pensiero documentato, non ha prodotto quella linearità di pensiero che ci occorre per rimettere in sesto il Pianeta - linearità che ho la presunzione di esporre nel mio sito.
Quindi, non mi pare che siano affini i nostri blog, e pertanto non mi pare opportuno linkarli.
Cordialmente.
Mario Robecchi
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