
A proposito del mito di Leda, possiamo solo rimanere estaticamente incantati sia dalla sua lettura che dalle sue rappresentazioni artistiche, eppure grande è il suo insegnamento. Leda come recipiente della generosa fecondità divina, da cui producono 4 filiazioni (la materia composta di 4 elementi), ma anche la manifestazione del divino (il cigno) che attira il simile (la sua parte celeste, il suo principio volatile) in Leda.
Il cigno rappresenta l'animalità che attira ed è attirata da Leda, ma è anche un animale del cielo, volatile, spirituale, è così il risultato del loro incontro è l'uovo, così carico di significati ermetici, e di potenzialità trasmutatorie.
Se osserviamo la Natura vegetale ci accorgiamo che ad ogni fiore occorre uno stelo come base e sostegno, per poter sbocciare ad un'adeguata distanza dal terreno.
Per quanto ci riguarda, il fiore rappresenta la sensibilità e la bellezza del mondo spirituale, il quale per potersi manifestare nel mondo fisico necessita di un opportuno involucro di protezione.
L'animale umano costituisce quindi il veicolo di un'Intelligenza che altrimenti non potrebbe esprimersi sul piano materiale. Se esaminiamo l'organismo umano ci accorgiamo di trovarci di fronte ad un formidabile strumento organico, concepito per poter vivere nell'ambiente naturale manifestando nel frattempo una Presenza di genere completamente diverso da quella che anima le altre speci.
Questo significa che solo riuscendo a definire la nostra "animalità" possiamo tentare di distillare da essa una diversa natura, riconoscibile come "spirito".
Manifestandosi attraverso la nostra particolare forma, la Divinità diventa "consapevolezza umana" e da origine al Mondo che ordinariamente riconosciamo come il "nostro regno".
Per inoltrarci nella comprensione spirituale dobbiamo abbandonare la pretesa di essere noi stessi, in quanto animali umani, gli artefici supremi del nostro destino e cominciare a riconoscere l'esistenza di una gerarchia universale, della quale non rappresentiamo certamente il gradino più elevato.
Affinché "L'Uomo" possa risvegliarsi dal sonno, nell'involucro di carne che lo avvolge, la Coscienza deve umilmente prendere atto dell'animale umano che costituisce il suo strumento e smettere di identificarsi nei limiti fisici e psichici dell'animale umano. Lasciamo che altri continuino ad adorare la personalità mortale, erigendo un monumento al proprio personaggio, ed inchiniamoci serenamente alla Presenza che anima la nostra vita di ogni giorno, nella certezza che in questo modo le porte del Tempio ci verranno spalancate.
Mario Balocco, La fonte dell'eterna giovinezza, Cet, 2001, pag 49.
Proposito d"invito alla lettura:
«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
mercoledì 15 agosto 2007
MATERIA VOLATILE
MATERIA VOLATILE
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