Proposito d"invito alla lettura:

«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)

mercoledì 8 agosto 2007

L'ANIMA CADUTA

Per comprendere nella sua profondità, il concetto di nascita, o di generazione, di Dio nell'anima, bisogna partire dall'esperienza del distacco.

L'uomo distaccato, che « niente ha, niente vuole, niente sa », ha rinunciato completamente a se stesso, è diventato assolutamente vuoto, libero (ledig) « come quando ancora non era » ovvero quando era presente solo come idea in Dio, prima di venire al mondo.

Tale condizione di distacco, dunque, nella sua pienezza, annulla l'io psicologico, lo conduce a una mistica « morte », che è essenziale e imprescindibile per la nascita del vero io, dell'io spirituale e che il testo paolino di Gal 2,20 - interpreta concordemente come Spirito, come Dio abitante nell'uomo - uomo spirituale ormai, non più uomo psichico (cfr. 1Cor 2,14-15).
Introduzione al Il Pellegrino cherubico. Ed Paoline 1989. A cura di M. Vannini.

1 Ero figura angelica, ora qual bestia sono!
2 Mi libravo in Paradiso in pura letizia

3 Ora sto sulla terra in piena angoscia e pena.

4 Non mi toccava rabbia del mondo infernale,


Or fondo per il caldo e gelo per il freddo

E mille mali sento. Del tempo ero signore,

Ora è lui che mi domina. Ero il mio vestito:

Or devo per forza coprirmi d'altrui penne.


9 Dio mi guardava amico, mi diceva figlio caro,
10 Con l'ira or mi spaventa, il peccato mi prostra.
11 Di continua paura son circondato e colmo!


12 Considero la mia sventura con i miei stessi occhi!
13 Il diavolo e la morte incalzano la mia vita:
14 Ah, mia povera anima! Che cosa mai ho fatto!

Angelus Silesius;

L'ANIMA CADUTA

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