
L'Aníma è propriamente «il principio del movimento»; pertanto, conferisce movimento a tutte le cose, quando lei stessa si muove da sé, e poi trasmette la vita al corpo animato, mentre lei stessa la possiede in proprio.
Esattamente per questo l'Anima non è passibile di morte.
Non tutti gli esseri ricevono la vita da altri, altrimenti si andrebbe all'infiníto. Bisogna quindi che esista una natura originariamente dotata di vita, necessariamente «indistruttibile e immortale», fonte di vita anche per gli altri viventi.
Qui deve aver sede ogni realtà divina e beata, che trova in sé il principio della vita e dell'essere: è questo il primo essere e il primo vivente, immune da ogni mutamento sostanziale, né generato né mortale.
Plotino; enneade IV, 7, 5; Mondadori 2002.
Proposito d"invito alla lettura:
«La soprannaturalizzazione dei cinque sensi è la grande avventura del corpo a contatto con il divino: Un corpo vivente può diventare qualcosa di molto simile a un corpo glorioso».
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
( C. Campo; Detti e fatti dei padri del deserto, Mi, 1975)
lunedì 6 agosto 2007
L'IMMORTALITA' DELL'ANIMA
L'IMMORTALITA' DELL'ANIMA
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